lunedì 14 novembre 2011

Stufato di maestrale

Quando le giornate di fanno brevi ed il freddo comincia a farsi sentire, il vento di maestrale è un caro e vecchio amico che sbatte le imposte alle finestre e mi ricorda che l'inverno è alle porte. Ed in questo clima bigio torna lo stufato a dare un pò di carattere ai nostri pranzi, riportando a casa profumi persistenti e quasi saporiti.

Ingredienti:
- 100 gr di pancetta
- 500 gr di manzo - 1 carota - 2 coste di sedano - 1/2 cipolla - 1 lt di passata di pomodoro - 2 bicchieri di vino bianco - pepe rosa in grani, alloro, pepe nero, sale e olio q.b.











In un tegame, fare rosolare la pancetta in un dito di olio evo, una volta resa "croccante" unire la cipolla affettata finemente. Quando la cipolla sarà appassita, aggiungere le nostre verdure tritate e lasciare
cuocere 5 minuti.










A parte, in un padella fate
rosolare le carne a fuoco vivo, e poi unitela al composto di verdure, salate, pepate e aggiungere il pepe rosa in grani. Dopo circa 5 minuti sfumare col vino bianco ( si può usare anche il rosso, ma poi il sugo diventa scuro). Una volta evaporato il vino, aggiungere la salsa e una fogliolina di alloro, e lasciar crogiolare lo stufato a fuoco lento per 40 minuti circa (col coperchio).


sabato 12 novembre 2011

Un capolavoro da gustare: la New York Cheesecake

Questa è una ricetta nata e creata per rispondere al bellissimo contest "Capolavori da gustare", creato da La ricetta della felicità. Ho scelto una ricetta sorprendentemente semplice nella realizzazione, dalla consistenza cremosa e croccante, giocando prevalentemente sulla presentazione. La cheesecake New York-style è un decadente, delizioso dessert: liscio e cremoso, è il modo più saporito e più elegante per terminare un pasto.
E' un dolce dall'antichissima creazione ed evoluzione, si narra che le origini provengano dall'antica grecia, dove il millenario antenato di questo dessert era utilizzato durante i matrimoni, come dono per gli dei o per gli atleti olimpici. Quando i Romani conquistarono la Grecia, la cheesecake divenne un bottino di guerra, e con l'aggiunta di uova e di un addizionale ripieno al formaggio, divenne il "libum", di cui Marco Catone nel I sec d.c. trascrisse la più antica ricetta conosciuta, e diventando il primo foodblogger della storia :D (che Catone mi perdoni!!).

Ingredienti:

- 200 gr di biscotti secchi
- 4 cucchiai di burro
- 40 gr di latte
- 50 gr di frumina
- 2 uova
- 250 di mascarpone
- 200 gr di Philadelphia
- 200 gr di panna da montare
- 1 cucchiaio di scorza d'arancia
- 1 cucchiao di Grand Marnier







In un recipiente, unire frumina e zucchero setacciato, poi il mascarpone ed il formaggio fresco Philadelphia, e amalgamare bene il composto, infine aggiungere il latte e mescolare. A parte montare la panna a neve ben fresco, e poi aggiungetela al composto evitando il più possibile di introdurre aria. Unire quindi il liquore, la scorza d'arancia e poi un uovo alla volta, fino a completare la nostra crema. A parte sbriciolare finemente i biscotti con un mattarello. Successivamente unire il burro, e rivestire una teglia pressando con le mani questa base-biscotto. Aggiungere quindi la crema (in due o tre volte) e poi sbattere un paio di volte la teglia in modo da fare fuorisciuscire le bolle d'aria dal composto. Infornare a 160°C per 50 minuti. Lasciare raffreddare nel forno (altrimenti si crepa la superficie!). Per la salsa ai frutti di bosco, mettere in una padella 200 gr di frutti di bosco, 2 cucchiai di zucchero, il succo di un limone e 1 cucchiaio di frumina. Lasciare addensare e ridurre a fuoco bassa per circa 10 minuti. Lasciare raffreddare. Servire la torta fredda (dopo circa 5 ore in frigo) con il topping ai frutti di bosco e pistacchio tritato. Enjoy!!

Con questa ricetta partecipo al contest:


martedì 8 novembre 2011

Arancini bianchi.. l'oro di Sicilia!


Questa ricetta è il vanto di papà Melo, catanese siculo d.o.c., che considera gli arancini di riso non un antipasto, ma un pasto vero e proprio, caratterizzato da un'arte antica propria della trinacria. "Perchè si chiamano arancini?" chiedevo da bambina, e lui prontamente "Perchè, non ti sembra un arancio?". Si, un arancio, maschile, come vuole l'italiano-dialettizzato che colora il mio bellissimo sud. Che sia vero o meno, questa storia etimologica è per me oltre che un input, uno splendido ricordo. Non vi propongo qui la versione classica, al sugo, ma una variante più delicata e ricercata. La base per questi arancini è un risotto classico alla milanese, lasciato assolutamente raffreddare come tutti gli altri ingredienti. Le dosi qui riportate sono per circa 20 arancini.

Ingredienti
Per la base degli arancini:
- 500 gr di risotto alla milanese
- 250 gr di besciamella
- 250 gr di piselli (cucinati con abbondante cipolla)
- 100 gr di formaggio filante
- 100 gr di prosciutto cotto
Per l'impanatura:
- 500 gr di pangrattato
- 1 uovo
- 100 ml di latte
- 200 ml di acqua
- 50 gr di farina
- sale, pepe e olio di semi per friggere








Preparare una pastella piuttosto fluida con il latte, l'acqua, l'uovo, la farina e il sale. Lavorare il riso con le mani rigorosamente bagnare, allargandolo sul palmo della mano, infine un cucchiaio di ripieno, e richiudere formando una pallina. Immergerla poi brevemente nella pastella, ma in modo accurato, ed infine nel pangrattato (con l'aggiunta di sale), compattando bene con le mani.
Friggere poi in abbondante olio, fino a doratura.















giovedì 3 novembre 2011

Smoked Jacket Patatoes

Non esiste nulla al mondo di più British di una Jacket Patatoe.. e invece no! L'ispirazione di questo piatto è tratta da un magico viaggio ad Istanbul, dove, durante una splendida serata fatta di stelle, cieli cobalto e profumi di spezie, ci siamo fermati a mangiare questa favolosa patata all'ombra della Moschea Bezmi Alem Valide Sultan, sulle acque del Bosforo! Tutto questo ricordo è racchiuso in una pietanza semplice, ma di grande gusto. La versione turca ovviamente non prevedeva porchetta e scamorza, ma qui è stata arricchita dei sapori nostrani! (foto fonte wikipedia.it)

Ingredienti:
3 patate medio-grandi
2 cucchiai di burro
50 gr. di porchetta
50 gr. di mozzarella
50 gr. di scamorza affumicata
6 carciofini sott'olio
2 cucchiai di mais dolce
prezzemolo, sale e pepe nero qb.

Lessare le patate in abbondante acqua salata, svuotarle ancora calde, mettendo una scodella cioè che della patata è stato tolto, il burro, un pizzico di sale e il pepe nero. Lavorare bene la polpa con un cucchiaio, unirvi poi tutti gli altri ingredienti tritati e amalgamare bene. Rimpiere infine le nostre patate con il composto ottenuto. Guarnire infine con delle fette di scamorza ed infornare a 180° per circa 20 minuti. Servire ancora calde, filanti e con una salsa allo yogurt/maionese.

Con questa ricetta partecipo a: